Come creare un sottovaso in ceramica a colombini

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Per creare il sottovaso in ceramica commissionato da un’amica ho scelto la tecnica del colombino o lucignolo, utilizzata sin dall’epoca neolitica. E’ una tecnica che richiede pazienza e qualche attenzione.

Se infatti il tornio consente di realizzare in pochi minuti vasi regolari, una creazione a colombino richiede tempo e precisione onde evitare eccessiva asimmetria, soprattutto in caso di realizzazione di vasi o sottovasi di una certa grandezza: il nostro sottovaso misura infatti una trentina di centimetri di diametro per un’altezza di circa venticinque.

INDICE ARTICOLO - Come creare un sottovaso in ceramica a colombini

Come funziona la tecnica del colombino

Utilizzando gli strumenti del laboratorio per la ceramica artigianale e dopo avere steso la terra con il mattarello e averne ricavato la base del sottovaso delle dimensioni e della forma desiderata, si procede a realizzare strisce di terra tonde, simili a grissini, che si modellano per rotazione su un piano di lavoro in legno grezzo, senza eccessiva pressione delle mani.
E’ necessario effettuare la rotazione per tutta la lunghezza del colombino cercando di renderlo di spessore il più possibile uniforme per tutta la sua lunghezza.

Immagine della creazione di colombini per il sottovaso in ceramica

Creare colombini per il sottovaso in ceramica

Si preparano dapprima cinque o sei colombini che vengono conservati sotto un nylon al fine di non consentirne l’asciugatura.

Si comincia poi ad assemblare il primo colombino sul perimetro della base e i successivi l’uno sopra gli altri, frapponendo fra i vari strati la barbottina a mo’ di collante, unendo con le dita e una spatola i vari lucignoli e lisciando in maniera uniforme con spatole e spugna la superficie.
Successivamente si preparano altri lucignoli e si procede come descritto.

E’ possibile realizzare vasi di forma cilindrica continuando a sovrapporre esattamente l’uno sull’altro i vari strati, oppure aprire o chiudere la forma semplicemente posizionando i colombini leggermente all’esterno o all’interno del precedente.

Controllare, sistemare e… aspettare!

Durante il procedimento, che andrebbe preferibilmente svolto su un torniello girevole, è necessario controllare la regolarità e la simmetria della forma che si sta ottenendo.

Personalmente non amo le sagome troppo regolari, che poco di artigianale hanno nell’aspetto; tuttavia non è sicuramente gradevole un vaso “storto” non intenzionalmente, ossia senza un progetto e senza una sua coerenza.

Immagine della fase di rifinitura del sottovaso in ceramica creato con i colombini

Fase di rifinitura del sottovaso creato con colombini

In questo caso si noteranno senz’altro la frettolosità e la poca cura impiegate e l’errore salterà all’occhio inequivocabilmente.
Per questa ragione, oltre alla cura nel sovrapporre i colombini, è importante ruotare frequentemente il vaso sul torniello per controllarlo a 360°.

Irregolarità e cedimenti nel sottovaso con la tecnica a colombini

Nel caso ci fossero irregolarità o cedimenti da un lato, sarà possibile picchiettare di piatto una sottile barra di legno per far rientrare il difetto e lisciare la superficie con una spugna o con attrezzi, facendo attenzione a non inumidire eccessivamente.

Altro punto fondamentale è capire quando fermarsi. Per quando riguarda la creazione di grossi vasi, infatti, non è possibile pretendere che la base umida possa reggere il peso di numerosi colombini sovrastanti: quando si comprende il limite oggettivo di resistenza dell’argilla, allora è anche chiaro quando sospendere il lavoro.

VIDEO: alcuni momenti che mostrano come si crea un sottovaso utilizzando la tecnica a colombini.

Il nostro sottovaso è stato realizzato in due giornate successive: al termine della prima è stato sufficiente far aderire l’ultimo strato ad un nylon per preservarne l’umidità sufficiente al proseguimento del lavoro il giorno successivo e per dare modo alla parte sottostante, libera, di asciugare parzialmente e di irrobustirsi per sostenere il peso successivo.

Quindi… pazienza. La prima regola della tecnica del colombino.

Completare il sottovaso in ceramica

Il giorno successivo è stato possibile completare il sottovaso.
Ho realizzato una forma tonda, che tende ad aprirsi fino a metà e a chiudersi nella metà più alta.
Con un apposito attrezzo da tornio ho sistemato il fondo, eliminando la terra in eccesso e con una spugna ho lisciato ancora la superficie e l’imboccatura.

Immagine del sottovaso a colombini pronto per la cottura

Il sottovaso a colombini pronto per la cottura

Le richieste erano quelle di creare un vaso bianco, così ho pensato di imprimere sulla superficie erbe, foglie e altre parti vegetali per realizzare un minimo di decorazione ed accentuare il senso di artigianalità dell’opera.

La prima cottura, il bagno nella cristallina e la seconda cottura

Ho scelto di fare asciugare il vaso molto lentamente per non incorrere nel rischio di spaccature e per questo ho ben coperto il pezzo con il nylon e non ho effettuato la prima cottura prima di tre settimane.
La cottura è stata effettuata poi in forno elettrico a 1050°C poiché volevo migliorare la resistenza del biscotto.

Immagine del sottovaso a colombini nel forno elettrico

Il sottovaso a colombini nel forno elettrico

Avendo utilizzato per la realizzazione una terra bianca da tornio il problema del colore non si è posto e ho potuto effettuare direttamente il bagno nella cristallina trasparente, prima internamente, con tante attenzioni per assicurandomi che il processo consentisse bene la tenuta dell’acqua, e in seguito esternamente, per colaggio della cristallina stessa sul pezzo posto su un’asse di legno sospesa sul barile della cristallina.

Dopo un paio di giorni, necessari affinché il pezzo fosse nuovamente asciutto, ho inserito il vaso nel forno, sostenuto da un supporto metallico a tre piedi al fine di mantenere la smaltatura anche sul fondo e ho avviato la seconda cottura che ha raggiunto i 980°C.

Il risultato finale

Sebbene la cristallina in alcuni punti interni sia rimasta un poco più spessa, il risultato complessivo è stato soddisfacente e sicuramente molto apprezzato dalla mia amica.
Adesso il sottovaso fa sfoggio di sé nella sua sala e porta una bellissima orchidea.

Immagine del sottovaso a colombini e del risultato finale

Il sottovaso a colombini, risultato finale

INSERITO IL: 27/07/2018
AGGIORNATO IL: 31/01/2019

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