Eccoci giunti alla seconda parte della guida dedicata alla realizzazione di portachiavi in ceramica raku.
Nella prima parte, ho spiegato l’idea base di queste creazioni in ceramica, quale tipo di argilla ho utilizzato, le prime lavorazioni fatte per creare i vari modelli e come è avvenuta la realizzazione artigianale.
Passiamo ora alle altre fasi che anticipano la prima cottura da realizzarsi nel forno elettrico del mio laboratorio.
Carteggiare i portachiavi in argilla
Quando una creazione in ceramica è un’opera modellata a mano o al tornio è bene rifinire i particolari con una spugna, con le mani e con attrezzi al momento stesso della realizzazione: in questa fase la terra infatti è estremamente plastica e manipolabile.
Si è sempre in tempo però per rifinire ulteriormente il proprio lavoro anche successivamente, in fase di asciugatura o anche ad asciugatura avvenuta, carteggiando con carta vetro o con una spugnetta metallica l’oggetto.
VIDEO: come carteggiare con carta vetro i portachiavi in ceramica prima della cottura nel forno elettrico del laboratorio per la ceramica di Terra Accesa.
Rifinire la ceramica: attenzione alla fragilità!
Questa operazione richiede solo un po’ di pazienza e soprattutto la conoscenza degli spessori e della resistenza dell’argilla nei suoi vari gradi di asciugatura. Un oggetto asciutto, in particolare, si trova nella fase di massima fragilità e spezzarne una parte è estremamente probabile se non si ha confidenza con il materiale.
Occorre pertanto procedere con estrema delicatezza nel carteggiare le parti più sottili mentre si potrà lavorare con più decisione laddove gli spessori lo permettano, avendo tuttavia sempre cura di impugnare il pezzo nelle sue parti meno fragili (non troppo esternamente o nei punti in cui siano state create decorazioni).
Se la creazione è di medie o grandi dimensioni è buona regola appoggiarla ad un cuscino in gommapiuma che ammortizzerà le sollecitazioni, proteggendo così l’integrità dell’opera.
I portachiavi in ceramica nel forno elettrico per la prima cottura
Ora che i vari modelli di portachiavi in ceramica sono stati carteggiati e rifiniti possono essere sistemati nel forno elettrico per la prima cottura.
Sebbene questo tipo di cottura atto ad ottenere il biscotto avvenga ad alta temperatura (il calore arriverà, nell’arco di diverse ore, a circa 980°C), non è necessario distanziare i nostri portachiavi fra loro o dagli altri oggetti da cuocere: questo perché si tratta di opere non ancora smaltate che non rischiano quindi di aderire l’una all’altra o alla piastra di cottura.
In molti casi è anche possibile sovrapporre più oggetti fra loro, sebbene sempre in modo ordinato, ponendo alla base oggetti piatti e di dimensioni maggiori e progressivamente appoggiarvi i pezzi più piccoli.
L’unica vera attenzione va all’equilibrio sulle varie piastre refrattarie del forno, sostenute da colonnine mobili dello stesso materiale.
Con movimenti delicati si dispongono gli oggetti senza urtare l’impalcatura creata e distribuendo i pesi sulla base nel modo più funzionale.
VIDEO: come si posizionano i portachiavi in ceramica artigianale all’interno del forno elettrico per la prima cottura.
A questo punto non ci resta che avviare il forno e… portare pazienza! Nella terza parte di questa guida potrete vedere il risultato della prima cottura, la colorazione con ossidi e la successiva cottura raku.
Segui le altre parti della guida:
- Prima parte: Portachiavi in ceramica raku: progetto e creazione
- Terza parte: Portachiavi in ceramica: colorazione e cottura raku
- Quarta parte: Portachiavi in ceramica raku: assemblaggio dei pezzi
INSERITO IL: 28/11/2017
AGGIORNATO IL: 07/02/2019