Una gita a Montelupo Fiorentino, città della ceramica

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Merita almeno una visita di mezza giornata il paese di Montelupo Fiorentino famosissima città della ceramica e conosciuta anche la collegata scuola di ceramica, a meno di dieci minuti da Empoli e un’oretta da Firenze. Situato sul torrente Pesa, pressapoco nel suo punto di congiunzione con l’Arno, piacevole e curato, vanta una storica ed ininterrotta tradizione ceramica.
E’ un paese tranquillo situato in una posizione splendida, in mezzo al verde, con ampi spazi per passeggiare, correre o andare in bicicletta allontanandosi appena dal centro.

La bella Villa Medicea dell’Ambrogiana, edificata intorno al 1500, è stata sino a tempi recentissimi un Ospedale Psichiatrico Giudiziario anche se pare che sia attualmente previsto un progetto per una sua futura valorizzazione, fortemente voluta dai montelupini.
A Montelupo è possibile ammirare diverse altre architetture civili e religiose di epoche differenti.

Immagine di via Garibaldi a Montelupo Fiorentino

Via Garibaldi a Montelupo

INDICE ARTICOLO - Una gita a Montelupo Fiorentino, città della ceramica

Montelupo Fiorentino e il centro storico

La zona centrale di Montelupo Fiorentino non è particolarmente estesa ma è graziosa e ricca di locali per la ristorazione e l’alloggio. Le due vie principali sono pedonali: qui si tengono le manifestazioni, le feste del paese e i tanti eventi dedicati alla ceramica e si trova la casa natale dello scultore Baccio da Montelupo. Una grande strada con molti negozi e bar si estende invece in linea retta appena fuori dal centro, in direzione Firenze.

Il Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino

Molto interessante il Museo della Ceramica di Montelupo, nato intorno agli anni ’70 del 1900 in seguito a ritrovamenti di cocci gettati già in epoca medioevale in un pozzo esaurito e arricchitosi nel tempo anche grazie a donazioni. Sembra che a causa della notevole produzione ceramica dell’epoca medioevale e rinascimentale si sia reso indispensabile interrompere l’uso di gettare nel Pesa i numerosi scarti di lavorazione, al fine di non rischiare di deviarne il corso. Il Pozzo dei Lavatoi, probabilmente in disuso nella sua funzione originaria, si rivelò una valida alternativa.
Il Museo della Ceramica è organizzato per corridoi sistemati cronologicamente e per sale tematiche. Caratteristici gli “Arlecchini“, colorate raffigurazioni secentesche di tipo caricaturale presenti soprattutto quali decorazioni di piatti.

Immagine dell'ingresso del museo della ceramica di Montelupo Fiorentino

Il Museo della Ceramica di Montelupo

Il “pezzo forte” del museo è però il Rosso di Montelupo, bacile da acquareccia creato nella bottega di Lorenzo di Piero di Lorenzo Sarto (Sartori) nei primissimi anni del 1500. Tali bacili erano in uso per raccogliere l’acqua impiegata per il lavaggio delle mani durante i pasti, necessario a causa dell’ancora limitato impiego di posate. La fama di questo piatto deriva dalla bellezza della decorazione e dalla prevalenza di un colore rosso la cui composizione chimica ad oggi non è certa e si fa risalire ad influenze turche.

I corsi della scuola di ceramica di Montelupo Fiorentino

Per chi ha qualche giorno a disposizione c’è poi la possibilità di frequentare corsi di ceramica (tornio, modellato o decorazione) in diverse botteghe oppure presso la Scuola di Ceramica di Montelupo. All’interno della struttura vi sono ampi spazi per le varie attività e numerose postazioni ovviamente tutte con un tornio per ceramica “personale” e dove è possibile realizzare le proprie creazioni personalizzate.

Immagine della scuola di ceramica di Montelupo Fiorentino

Scuola di ceramica a Montelupo

Accanto alla scuola si trova la famosa ditta Colorobbia, produttrice di materiali per l’arte ceramica, dalla terra agli smalti agli attrezzi.

Eugenio Taccini, artista di Montelupo Fiorentino

Non si può infine visitare il paese senza andare a conoscere Eugenio Taccini. Artista di fama internazionale, è molto amato a Montelupo per la sua semplicità e gentilezza. Una delle sue linee più fortunate è quella che riguarda Pinocchio e tutti i personaggi del romanzo di Collodi: presso un’area dedicata della coop locale è possibile ammirare una sua grandiosa opera su questo tema, mentre altre sue creazioni sono visibili ed esposte per il paese

Immagine dell'ingresso del laboratorio di Eugenio Taccini

Il laboratorio di Eugenio Taccini

Il suo negozio e ancor più il suo laboratorio, nel quale lavora anche sua figlia, situati a poca distanza l’uno dall’altro in via XX Settembre, in pieno centro storico, sono un’esplosione di immaginazione, fantasia e creatività: uno stile visionario e onirico, sperimentatore, unico nel suo genere, eccellente, arraffazzonato forse, inconfondibile.
Oltre alla serie dedicata al personaggio di Pinocchio vi si possono ammirare ed acquistare vasi, piatti, sculture dalle forme particolarissime e dalla decorazione meravigliosamente personale; qui ogni oggetto spezza una tradizione alla quale in realtà, nello stesso tempo, si lega.

I suoi consigli se gli dite che volete “fare ceramica”? “Lavora tanto e trova una linea tua”.

INSERITO IL: 09/11/2017
AGGIORNATO IL: 22/12/2018

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