Boscomare, il nome di questa cittadina del primo entroterra nella provincia di Imperia, valle del San Lorenzo, non potrebbe essere più calzante: in mezzo al verde degli ulivi e raggiunto dall’aria di mare sorge questo antico borgo ligure con le sue chiese, le piazzette, i portici, i lavatoi, i carrugi.
E’ un paese inerpicato ma soleggiato e curato che sta rinascendo per merito dell’amore e della cura dei suoi abitanti.
Le case fra i carrugi
Appena arrivati ci accolgono le antiche case ristrutturate nel rispetto dello stile dell’epoca con le creazioni in ceramica applicate sui vecchi muri ridipinti o in pietra a vista stuccata.
Ci addentriamo nei carrugi affrontando una salita ripida e raggiungiamo lo slargo in cui sorgono gli antichi lavatoi, protetti da una nuova tettoia in legno.
Proseguiamo con la sensazione di trovarci non all’aperto quanto piuttosto in una scena di teatro, tanto grazioso e raccolto è lo spazio che percorriamo.
La Chiesa parrocchiale di San Bernardo Abate e la piazza
La principale chiesa barocca risale al settecento ed è situata in un’incantevole piazzetta limitata da un lato da un portico.
Si tratta di uno spazio valorizzato da dipinti a trompe l’oeil e a motivi floreali di sapore celtico, con una fontana sormontata da uno stemma.
Al di sotto del portico si possono trovare moltissimi libri a disposizione di chiunque desideri leggerli e scambiarne altri.
Altre architetture che è possibile ammirare sono l’Oratorio Confraternitale della Santissima Annunziata e la Torre Antibarbaresca degli inizi del XVI secolo.
Dipinti e ceramiche nei vicoli
Boscomare non è un paese da visitare solo per il suo passato.
I suoi carrugi sono infatti ricchi di arte contemporanea: un vero e proprio museo diffuso a tema fumettistico, musicale e cinematografico realizzato da appassionati e da studenti dell’Accademia di Belle Arti di Sanremo.
Il ‘Min
Il contributo maggiore alla rinascita artistica di Boscomare (anzi, di BoscomArte) è però dato con ogni probabilità dal ‘Min, ossia l’artista Giacomo Fossati, instancabile sperimentatore di tecniche, materiali e forme.
Abitante egli stesso del paese e di una deliziosa casa che a suo tempo fu un frantoio e che ad oggi sembra un piccolo museo, il ‘Min è sempre disponibile a mostrarvi il suo laboratorio e le sue opere conservate in un vecchio “gumbu” rimesso a nuovo ed adattato a mostra.
Artista poliedrico, ha iniziato con l’incisione del legno per arrivare al ferro, alla cartapesta, alla ceramica, utilizzando colori speciali.
Nel paese e nei piccoli giardini o per le “fasce” sono visibili molte sue opere, sculture in lamina metallica policroma come il gruppo del Don Chisciotte o Margot, la donna ispirata dall’arte di Botero di cui Fossati è un ammiratore.
Si possono scoprire, semplicemente passeggiando, piccoli gatti in metallo o oche realizzate con assi di legno assemblate e dipinte, ciclisti giganti e bagnanti anni ‘30 o cavalli impennati e contrabbassisti surreali.
Ma il ‘Min è anche un pittore ed ecco che la facciata di qualche vecchia casa si illumina dei colori del sole o risplende come una notte stellata.
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INSERITO IL: 18/02/2018
AGGIORNATO IL: 20/01/2019