Dopo il progetto iniziale, la creazione pratica, la prima cottura e dopo essere stati colorati e cristallinati oppure smaltati, i futuri orecchini in ceramica vengono posti nel forno elettrico per la seconda cottura e il successivo assemblaggio.
In questa fase occorre prestare particolare attenzione dal momento che le varie componenti non devono in alcun modo aderire fra loro: la fusione della cristallina o dello smalto li incollerebbe uno all’altro o alle piastre vanificando il lavoro effettuato sino a questo momento.
Come disporre gli orecchini nel forno elettrico
Al fine di ottimizzare gli spazi e soprattutto di lasciare lo smalto su tutta la superficie visibile del futuro orecchino, con un sottile stecco in legno grezzo si procede ad eliminare lo smalto o la cristallina esclusivamente all’interno dei fori praticati a suo tempo e destinati in seguito al filo, agli anellini ed alle monachelle necessari per l’assemblaggio.
Specifici supporti in ferro sosterranno nel forno le barre metalliche che, infilate nei fori stessi, fungeranno letteralmente da “stendino”.
Occorre ancora distanziare i pezzi l’uno dall’altro con cura e porre in forno con delicatezza.
La temperatura del forno per la seconda cottura
La seconda cottura, normalmente a 960°C per la cristallina, questa volta è stata portata a 1050°C per via dei pezzi smaltati con uno speciale smalto ad effetto metallico.
Dopo lunghe ore di cottura ed una giornata di attesa per il raffreddamento. è stato finalmente possibile aprire il forno.
La seconda cottura è sempre una sorpresa: la curiosità di vedere i pezzi finiti è altissima e grandi sono la soddisfazione per una buona riuscita o la delusione per qualcosa andato storto.
Problematiche durante la cottura…
Nel complesso possiamo dirci più che soddisfatti del risultato finale.
Tuttavia, a causa dell’alta temperatura, alcune barre metalliche di supporto si sono piegate, fortunatamente senza danneggiare i pezzi che sono miracolosamente rimasti distanziati fra loro.
Il filo in kantal, utilizzato anch’esso come supporto, non ha invece retto l’elevato calore e si è piegato sino alla base refrattaria, portandovi ad aderire un paio di componenti e causando l’adesione fra alcuni elementi.
Probabilmente, se avessi letto prima che dai 1000°C in su la grana cristallina di questa lega metallica si ingrossa rendendola fragile avrei evitato tutto questo!
Estraendolo dal forno ormai raffreddato, il filo in kantal si è addirittura spezzato: davvero incredibile se penso che prima era praticamente impossibile tranciarlo.
La buona notizia è che in ogni caso la cottura della maggior parte dei pezzi infornati è avvenuta senza incidenti e che lo smalto speciale metallico è assolutamente stupendo, con i suoi effetti cangianti e puntinati e le sfumature di colore dal rosa al plumbeo.
L’assemblaggio conclusivo degli orecchini in ceramica
A questo punto è possibile assemblare i nostri orecchini.
Armandoci di lente di ingrandimento, pinze da bigiotteria e fili, anellini e monachelle nichel-free, con delicatezza e pazienza vediamo finalmente nascere i nostri orecchini: per noi hanno sicuramente qualcosa di speciale perché ciascun pezzo è unico e frutto di un lungo, paziente e appassionato lavoro.
Segui le altre parti della guida:
- Prima parte: Orecchini in ceramica artigianale: progetto e creazione
- Seconda parte: Orecchini in ceramica artigianale: cottura e colorazione
INSERITO IL: 22/07/2018
AGGIORNATO IL: 17/02/2019