La lavorazione della ceramica, compresa la creazioni di oggetti in modellato e in scultura ceramica, è un’attività molto antica in quanto l’attività di lavorazione dell’argilla nasce in età neolitica quando, naturalmente, la strumentazione era estremamente semplice; fu il surplus alimentare a determinare la necessità di conservare e di contenere i cibi. Per questa ragione, fra le prime realizzazioni umane troviamo vasi e più in generale contenitori di vario tipo, alcuni di splendida fattura e notevole valore artistico.
La scultura ceramica, antica o moderna che sia, raffigurante vasi o altre forme, non va intesa come una tecnica di creazione univoca; si tratta piuttosto di una pluralità di metodi lavorativi che, specialmente nelle opere più complesse, vengono utilizzati in modo abbinato.
Varie tipologie di lavorazione della ceramica
Ciò che accomuna le diverse modalità di lavorazione della ceramica è però il primato della realizzazione manuale e artigianale, propria di ogni singolo pezzo.
Lavorare l’argilla con la tecnica pinch, ossia con il pollice e con la rotazione della materia prima tra i palmi, utilizzare il metodo del colombino o lucignolo, sovrapponendo uno sull’altro rotolini di terra e uniformandoli con semplici attrezzi del laboratorio per la ceramica quali spatole o spugne, assemblare lastre precedentemente spianate con un matterello o ancora partire da un blocco di terra pieno e scavarlo con una miretta, come nel caso dei kurinuki giapponesi, sono tutte azioni che possono compenetrarsi nella realizzazione di un unico oggetto da creare.
Lavorare l’argilla come scelta individuale e non solo artistica
Come lavorare l’argilla, una volta acquisita la tecnica di base, diventa quindi una scelta individuale dell’artista che, in base alla natura della terra, al tipo di pezzo da creare e alle sue preferenze personali, valuterà di volta in volta come procedere nella lavorazione ceramica a mano.
Al limite sarà possibile, come accennato sopra, avvalersi di piccoli strumenti, includendovi anche un torniello per ceramica che, con la rotazione lenta e sporadica determinata dalle mani del ceramista, consenta un maggior controllo del pezzo nascente.
Il tornio per lavorare la ceramica
Diverso è invece l’utilizzo del tornio vero e proprio che merita, per la sua particolarità, un discorso a parte, sebbene non sia infrequente che il suo utilizzo abbia funzione di complemento ad opere la cui realizzazione preveda una buona parte di modellato.
Infine ogni oggetto realizzato al tornio, per colaggio o a stampo non può prescindere dalla paziente ed accurata rifinitura manuale sicchè proprio nelle mani dell’artista, oltre che nella sua mente, risiede l’unicità ed il valore dell’opera.